Corsa a piedi nudi sulla neve
Piani dell’Avaro - 8a edizione
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Questa corsa, è un mio contributo alla società per proporre una riflessione, stimolare ognuno di noi a fare qualcosa nella direzione della vita, arricchire la vita, dare un proprio contributo per una società più solidale, comprensiva, meno ‘armata’ e più serena.
È doloroso per me, ad es. osservare la bellezza delle piante ‘sciempiate’ da potature selvagge e questo lo osservo in ogni comune che mi capita di attraversare, di città o montagna che sia. Questa pratica ormai dilaga, sembra che nessuno se ne accorga, non dica più nulla… Anche in luoghi come la scuola dove si ‘dovrebbe’ educare i ragazzi al rispetto della natura… le piante vengono ‘tagliate’ malamente. Ci si abitua, diventa una cosa comune vedere alberi potati, ma bisogna fare una differenza come diceva Gandhi, tra ciò che è comune e ciò che è naturale e la potatura non è naturale, anche se è diventata pratica comune. La potatura è qualcosa che mi sta molto a cuore, perché è una metafora di quanto veniamo ‘potati’ da bambini, da adulti, di quanto veniamo educati ad allontanarci dalla nostra natura per diventare dei bravi bambini comuni, ubbidienti.
Far diventare abituale qualcosa che non è naturale. Provate voi ad osservare una pianta potata e cercate invece una cresciuta naturalmente (non mi riferisco alle piante da frutto, quelle vengono potate per mantenere una certa fruttificazione costante negli anni). Provate a vederne la differenza, senza contare le conseguenze di una potatura selvaggia e i costi economici a cui le amministrazioni vanno incontro, ma poi dicono che non ci sono soldi…
Così è anche per la nostra vita, crescita, le conseguenze di certi comportamenti non vengono calcolati, ma poi ricadono su ognuno di noi, sulla società. Si fa l’abitudine a tante cose che passano per naturali, ineluttabili… come la guerra.
Prendiamo il tempo per ‘ascoltare’ le potature che abbiamo ‘subito’ e se abbiamo avuto la fortuna di rimanerne indenni, cosa facciamo per aiutare gli altri a non essere ‘potati’?
“… i miei messaggi è, credete nei valori, non esiste di per se il male, il male lo creiamo noi!”
Rita Levi Montalcini
“Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvage, ma per quelli che osservano senza far nulla.”
Albert Einstein
Stessa cosa, con parole diverse, la disse M. L. King: “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti.”
Ecco, Etty Hillesum, ci dice che ognuno di noi può fare qualcosa: “Non mi impressiono facilmente. Non è perché sono coraggiosa, ma perché so che ho a che fare con degli esseri umani e che devo cercare il più possibile di comprendere tutto quello che fanno. Questo è il vero significato di ciò che è accaduto stamattina: la cosa rilevante non è che un giovane ufficiale della Gestapo, di cattivo umore, mi ha gridato dietro, ma che io non ho provato alcuna indignazione, piuttosto, ho provato una vera compassione e avrei voluto chiedergli: Si, sembrava tormentato e sottomesso, scontroso e debole. Mi sarebbe piaciuto prendermi cura di lui, perché so che i giovani come lui sono si da commiserare, ma diventano pericolosi verso l’umanità quando li si lascia a briglia sciolta.“
“Il problema oggi, non è l’energia nucleare, ma il cuore dell’uomo.”
Albert Einstein
Oggi, ci fanno credere, che il “problema”, sia la crescita economica, l’aumento di qualche punto di PIL. Ma ognuno di noi cresce all’infinito? Le risorse della Terra sono infinite? No! Basterebbe questo per farci rendere conto che la soluzione ai nostri ‘mali’, non è una ulteriore crescita, sviluppo economico, aumento di produzione…
Un altro ‘male’ che ci propongono è il terrorismo, “la lotta contro il terrorismo”! Ma chi fornisce le armi? Chi le produce? Chi ci guadagna in questa situazione? Quanti soldi spendiamo nella ‘sicurezza’, ma le azioni terroristiche non diminuiscono e le guerre aumentano? C’è qualcosa che non torna!
Altro ‘male’ che ci fanno credere, sono le leggi che non ci sono, come quella elettorale: “una nuova legge elettorale serve, nuovi strumenti per affrontare la corruzione, il crimine, ecc.”, ma lo strumento non serve, aiuta, ma ciò che serve è un uomo ‘diverso’, un “Cuore dell’uomo” diverso che possa agire in modo diverso per l’interesse comune. Non dobbiamo risanare il debito pubblico, ma risanare l’essere umano che periodicamente ci porta a crisi, a guerre, a debiti… E ognuno di noi può fare qualcosa!
La corsa è un po’ una metafora della vita: ci si presenta una situazione apparentemente difficile, che non ci piace, pensiamo di essere impotenti e cosa facciamo?
L’accettiamo?
Gli diamo un significato ‘positivo’ per la nostra vita, per la nostra crescita e mettiamo in atto delle azioni concrete che ci portano ad affrontare e superare la situazione?
Oppure rimaniamo li, ad aspettare, ci lamentiamo …
La neve, il freddo, da una parte anestetizza, blocca, annienta, ma dall’altra ci ‘sveglia’, non possiamo non sentirlo, stare fermi; ci ‘costringe’ a muoverci, correre. I piedi nudi, hanno il significato simbolico di contattare i nostri reali bisogni, toglierci gli ‘orpelli’ che si frappongono, toglierci condizionamenti, i doveri, a cui siamo stati educati, abituati.
Ce la possiamo fare…. Tre giri, come disse Antonio nella prima edizione.
UNO per provare, rischiare di buttarci nell’oceano della vita aprendoci a nuovi orizzonti….
UNO per ‘soffrire’: “Non possiamo evitare la sofferenza, ma possiamo scegliere come affrontarla, cercare un significato in essa e andare avanti”
Viktor Frankl ha scritto Uno psicologo nei lager , subito dopo la fine della sua prigionia, per descrivere l'esperienza del lager dal punto di vista di uno psicologo.
Ogni messaggio che il nostro corpo ci manda, anche apparentemente ‘negativi’, come dolore, sofferenza, tristezza, è un segnale affinché ci prendiamo cura di lui.
UNO per gioire: Veniamo educati al senso del dovere, alla punizione se non ubbidiamo, ad accontentarci oppure alla competizione uno ‘contro’ l’altro… Ma questa non è la nostra natura, pensiamo a quando eravamo piccoli, all’entusiasmo, alla energia che avevamo, alla gioia.
Buona corsa, Maurizio
P.S. Questi sono alcuni spunti, ognuno fa il meglio che può per sostenere la propria vita, questo è il mio punto di partenza. Ognuno correrà con le proprie motivazioni, anche ‘solo’ per una goliardata ed anche si misurerà con la propria distanza: 100 mt. Come è capitato, 1 giro, due, tutto il percorso, non importa. Quello che importa è il significato che darete alla vostra prestazione. Io ci sto mettendo il mio impegno per offrire la possibilità alle persone di fare una prova che potrete superare con la vostra energia, il vostro coraggio, la vostra determinazione, il vostro impegno. Tutto questo lo potrete mettere in campo anche in altre situazioni future, ricordandovi l’esperienza fatta e arrivando al vostro obiettivo.
E ricordiamoci: “Chi ha un perché per vivere, può sopportare quasi ogni come.”
Viktor Frankl
E il mio perché è aiutare a fare sempre meno potature e non parlo di piante, anche se mi stanno a cuore, ma soprattutto nell’essere umano:
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”
Albert Einstein
Quindi cosa fondamentale, non diamo mai all’altro il potere di giudicarci, di farci sentire felici o tristi, facciamo che sia solo una nostra scelta!
C’è sempre la speranza che si può sempre ri-germogliare, togliendoci zavorre che non servono… Noi, come la patata, il tubero (vedi L’Umana Patata ®), abbiamo dentro tutto per poter andare a ‘frutto’. Ascoltiamo il nostro corpo, il nostro sentire perché è un nostro alleato non un ‘nemico’. La vita ci mette sempre davanti delle cose per farci crescere, sta a noi accoglierle o fuggirle.
Buona vita a tutti
Maurizio
LA CORSA
Il Luogo: Uscita da autostrada Mi-Ve a Dalmine o a Bergamo e seguire direzione Valle Brembana. Dopo San Giovanni Bianco, si arriva a Lenna, tenere la sinistra e imboccare galleria e all’uscita prendere per Passo San Marco – Olmo - Cusio. Arrivati a Olmo al Brembo, prendere a sinistra per Cusio. Arrivati a Cusio si prosegue per Piani dell’Avaro. Preparare €2 perché il comune chiede un contributo transito per la pulizia invernale della strada, dopo l’abitato di Cusio, sulla destra, troverete la colonnina per pagare.
Ritrovo ore 9.30: Rifugio Albergo Monte Avaro. Arrivati sul pianoro, sulla destra si vede una costruzione in fondo, voi tenete la sinistra e salite fino al Rifugio che lo trovate sulla sinistra.
Iscrizione: La potete fare sul luogo, costa € 10 comprensivo di 1 kg di riso biologico non certificato.
Momento espressivo, ore 10: Ci sarà lo spazio per parlare del senso della corsa e delle motivazioni di ognuno.
Giro di ricognizione: Usciremo e andremo a fare un giro a piedi sul percorso.
Riscaldamento:Faremo un esercizio per stimolare la circolazione ai piedi prima di partire.
Partenza, ore 11.00: Un anello di circa 500 mt da ripetere 3 volte su neve battuta. Di solito i partecipanti riescono a fare i tre giri completi, ma ognuno potrà misurarsi anche su una distanza inferiore. L’arrivo e la partenza saranno interamente coperti con tessuto. Il tracciato è pensato affinché le persone possano finire la prova. Se la neve è battuta e non ghiacciata, come il periodo attuale, non ci sono conseguenze ai piedi.
Rientro ore 11.30: Possibilità di condividere l’esperienza vissuta.
Riconoscimento, ore 12.15: Verrà consegnato ad ognuno un cuore in terracotta simbolo della sede delle emozioni, dei sentimenti, della vita.
Pranzo ore 12.45: Possibilità di pranzare con Pizzoccheri, polenta e salsiccia, formaggio, fagioli in alternativa alla salsiccia, vino, acqua, crostata, caffè, € 15.
Fine manifestazione: Ore 15.00
Per chi desidera pernottare il sabato: Telefonare al 366 26 37 582 € 40 con colazione
La manifestazione si terrà anche sotto la neve, come è capitato nel 2015, a meno di condizioni veramente proibitive con pericolo di valanghe lungo la strada. Tenersi aggiornati con il meteo. Io ascolto radio 1 i giornali della Lombardia alle ore 7.20 e 12.08, dopo pochi minuti dall’inizio, dicono le previsioni del tempo e di solito sono abbastanza precise.
Potete anche telefonarmi 338 29 65 977
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